L'impatto di Eduscopio sulle scelte delle famiglie


07/11/2018
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 In recente lavoro,  Daniela Vuri dell'Università di Roma Tor Vergata ci racconta come si  sono modificate le iscrizioni alle scuole superiori dopo l’arrivo delle  prime due edizioni di Eduscopio nel 2014 e nel 2015.

Tra le altre cose, la sua analisi rivela che:

1. c'è un effetto Eduscopio:  al migliorare della posizione di una scuola nel ranking crescono le  domande di iscrizione verso quella scuola; tale effetto è  statisticamente significativo, ma contenuto; dunque, come ci si poteva  aspettare, il portale è un ausilio alla scelte della famiglie ma non il  fattore principale tra quelli che determinano le decisioni;

2. l'effetto Eduscopio non è lo stesso per tutte le tipologie di scuole: è molto intenso per gli scientifici;  per i classici è addirittura invertito: un peggioramento del ranking  favorisce l'afflusso di iscritti (fuga dalle scuole percepite come più  severe?);

3. in generale, più che come un afflusso verso le scuole che occupano i primissimi posti nel ranking, l'effetto Eduscopio si manifesta come una “fuga” dalle scuole che occupano gli ultimi posti nel ranking: le famiglie cercano l'efficacia, ma non necessariamente l'eccellenza;

4. non si osserva un effetto Eduscopio  per le scuole paritarie: probabilmente chi le sceglie tiene in maggior  conto fattori non riconducibili all'efficacia formativa così come  misurata in Eduscopio;

5. Eduscopio è più consultato al Nord ma il suo impatto è maggiore al Centro:  questo risultato si potrebbe spiegare con la maggiore omogeneità  qualitativa delle scuole del Nord Italia che rende meno rischiosa la  scelta rispetto a quanto non avvenga al Centro; al Sud dove  l’eterogeneità nell’efficacia delle scuole è altresì elevata, la minor  ricerca della qualità da parte delle famiglie potrebbe invece essere  spiegata sia dal fatto che Eduscopio è meno consultato (meno  informazione), sia dalle carenze infrastrutturali che rendono difficili  gli spostamenti tra i centri di piccole dimensioni che ospitano le  diverse scuole (accessibilità delle alternative).

Ad  ulteriore riprova che quello individuato sia un effetto attribuibile  proprio a Eduscopio e non ad altri elementi concomitanti, Daniela Vuri  propone un test di falsificazione (placebo test).

È  stato verificato se esiste un'associazione statistica anche tra le  iscrizioni nei due anni precedenti al lancio di Eduscopio e le posizioni  tenute dalle scuole nei ranking successivamente rivelati dal portale.  In caso affermativo, se ne dedurrebbe che Eduscopio non abbia in realtà  fornito informazioni davvero inedite sull’efficacia delle scuole, ma  abbia semplicemente reso esplicito ciò che alle famiglie era già noto.  In caso contrario, sarebbe invece confermato che Eduscopio ha fornito  informazioni inedite e le famiglie ne hanno tenuto conto nelle proprie  scelte.

Il  test di falsificazione dice che non c'è correlazione tra le tendenze  nelle iscrizioni pre-Eduscopio e i ranking e dunque avvalora la seconda  ipotesi confermando l’impatto di Eduscopio sui processi decisionali  delle famiglie.