Il nuovo eduscopio.it è online
È online la nuova edizione 2016/17 di eduscopio.it il portale della Fondazione Agnelli che permette di comparare le scuole superiori per come preparano agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma.
Nato nel 2014 e completamente gratuito, il portale offre informazioni oggettive e comparabili sulla qualità degli istituti secondari di secondo grado di tutta Italia. Un supporto utilissimo per gli studenti e le loro famiglie nel momento della scelta della scuola da frequentare dopo l’esame di terza media.
«eduscopio.it sta diventando per le famiglie un appuntamento consolidato e atteso», fa notare Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli. «Lo dimostrano i 500mila utenti unici che hanno fino a oggi visitato il portale e i 2 milioni di pagine consultate. Ha successo, perché dà risposte chiare alla domanda di trasparenza sulla scuola che viene dalle famiglie. Le informazioni che contiene sono frutto di analisi accurate a partire da dati oggettivi e affidabili su circa un milione di studenti. Fino a ieri valutavamo solo la qualità della formazione che le scuole offrono in vista degli studi universitari, in tutta Italia. La novità quest’anno è che valutiamo anche l’efficacia della scuole nel formare al lavoro subito dopo il diploma in sette regioni italiane, che insieme rappresentano il 62% del PIL italiano: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Basilicata e Sardegna».
Per la nuova edizione di eduscopio.it, i ricercatori della Fondazione Agnelli - Gianfranco De Simone, responsabile del progetto, e Martino Bernardi - hanno analizzato i dati di quasi un milione di diplomati italiani in tre successivi anni scolastici (a.s. 2010/11, 2011/12 e 2012/13) provenienti da circa 6.000 corsi di studio secondari di secondo grado.
La sezione sugli esiti lavorativi dei diplomati è stata sviluppata in collaborazione con il CRISP – Università Milano Bicocca e si è avvalsa dei dati sulle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro messi a disposizione dalle sette amministrazioni regionali coinvolte.